Si parla sempre di diritti oggi e, a mio parere, spesso anche con una leggerezza che comporta che il “mio” diritto spesso non è altro che il calpestamento del “tuo”, di diritto.
Mi piacerebbe che si rileggessero i diritti sanciti nella nostra Costituzione, che sono bellissimi, ma non solo.
Mi piacerebbe che si rileggessero bene gli articoli 2 e 4 della nostra Costituzione, che se è vero che sanciscono l’inviolabilità dei diritti ivi contemplati e riconoscono il diritto al lavoro per tutti, prevedono però anche che ognuno adempia ai “DOVERI INDEROGABILI di SOLIDARIETA’ politica, economica e sociale” (art. 2) e che ognuno abbia “il DOVERE di svolgere , secondo la propria possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale dell società” (art. 4)
Ricordiamocelo.
Giusto parlare di diritti e battersi per i diritti di tutti, ma non si può prescindere dai doveri richiesti a ciascuno di noi, ogni giorno.